La poetessa Avventista Mina Antonelli

Mina Antonelli

Benedetto Croce, pare, abbia affermato: .”Sino ai 18 anni tutti scriviamo poesie dopo continuano a scriverne i poeti e i cretini!”.
Dato che anch’io scrivo, questa citazione qualche volta mi inibisce. Non è facile rischiare di passare per cretino.
Quando, troppo spesso, ricevo tra le mani “poesie” da valutare sento un grave imbarazzo. Benedetto Croce mi perseguita.
Alla fine però sono arrivato alla conclusione che l’ingenuità, la voglia di esprimere emozioni, sentimenti e sogni, il bisogno di promozione presso gli altri…Possono avere definizioni assai più benevoli di quella di Croce.
Ciò non toglie che quando ricevo “poesie” da leggere le prendo tra le mani con grande imbarazzo soprattutto se il “poeta” pretende anche bonariamente un giudizio.

Qualche tempo fa, durante un congresso, alla fine di un recital di poesie e musiche, una donnina minuta, dall’inconfondibile accento pugliese mi mise tra le mani un volumetto di “poesie”. Le accettai con l’imbarazzo di sempre e ripensai alle terribili parole di Croce.
Poi, settimane dopo, lessi le prime a casa mia e automaticamente arrivai in fondo al volumetto rivivendo emozioni, colori, odori, nuvole che raccontavano angoli di vita che non devono morire. Rivissi un meridione di colori forti e di passioni, di dolore e di meraviglie ancora visibili tra gli ulivi secolari, sotto la sua luna irripetibile.
Si Mina Antonelli è poetessa vera.
Oggi da Notizie Avventiste vengo a sapere con gioia che la poetessa gravinese ha vinto la XXIX edizione del premio Internazionale di poesia Nosside. Prima su 334 poeti di 70 stati che si sono espressi in 55 lingue.

Complimenti vivissimi, poetessa Mina Antonelli.

 

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