RolanFantozzi in vacanza

Dice mia moglie: “Dato che nostra figlia, ospite di amici, ci lascia soli per ben quattro giorni che ne diresti se tradiamo il tuo orto e ce andiamo soli soletti a fare gli sposini al mare?”
“Mi pare un ottima idea!” rispondo entusiasta ma chissà perché nel dirlo mi viene in mente Onllio!.

Accade di rado, sono tutto eccitato. Mia moglie aggiunge: “Conviene prenotare subito, magari facciamo fatica a trovare posto!”
“Ma no! – dico io sicuro – Con questa crisi figurati se si fa fatica a trovare posti. Conviene telefonare il giorno prima; ho guardato internet esistono migliaia di proposte last minute…Che quasi ti pagano loro…Aspettiamo il giorno prima!”
“Ma no – dice mia moglie- rischiamo!”
“Ma cosa rischiamo? – rispondo io che leggo i giornali tutti i giorni – C’è la crisi. Troviamo tutti i posti che vogliamo…Se guardi internet te li tirano dietro a prezzi stracciati! Fidati di me!”
Mia moglie che legge meno giornali di me, si fida.

Arriva la vigilia: “Bene accompagniamo nostra figlia dagli amici. Vengono a prenderla al treno. Andiamo poi torniamo e prenotiamo per l’indomani…Ci concederemo un bell’albergo comodo. Solo tre giorni ed è tanto che non andiamo al mare.!”
“Ma, visto che abbiamo del tempo – dice mia moglie – non è meglio se telefoniamo subito?…”
“Ma no, quanta fretta, c’è la crisi…”

In stazione gli amici sono al treno. In anticipo sul binario 2. Abbiamo guardato e riguardato: Binario due. Intanto chiacchieriamo felici quando sentiamo il treno arrivare.
“Eccolo, arriva, svelti, salite!”
Dice mia moglie: “Ma il nostro treno non è un regionale, questo è una freccia bianca?”
“AH! Infatti, hanno cambiato, siamo al binario due…Chiediamo al capotreno….”
Ma dal treno non scende nessuno, è vuoto, e capi treno non se ne vedono. “Ah si, è in fondo davanti all’ultima carrozza…Corri a chiedere…” Corro a perfidiato dimentico dei miei 70 anni passati e dei miei tanti e passa di pancia “Vuoi vedere che questo parte…!” Raggiungo ansimante, trafelato il capo treno che quasi mi sorregge e pensa di chiamare l’ambulanza…Ma mi dice—“Si questo è una freccia bianca, in ritardo di un ora; non avete sentito l’annuncio…Il vostro treno è stato spostato al binario 5…” “binario 5?….Corriamo…”
Al binario 5 non ci sono treni ma nella confusione ci accorgiamo che mancano 20 minuti all’orario d’arrivo!
“Che scemi! La gioia di rivedersi …Ci ha fatto dimenticare di guardare l’orologio e di sentire l’annuncio del cambio di binario…Ma tutto è bene quel che finisce bene…Abbiamo tempo…Mancano ancora venti minuti “– dico io, appoggiandomi semimorto e felice alla pensilina!-
Passano 5 minuti ed arriva il treno. Vuoto. Non scende un’anima. Del capotreno neppure l’ombra? Sarà questo ?-chiedo all’unico passeggero che pare smarrito più di noi –
“Bha! – mi risponde – sarebbe strano. Hanno già annunciato quattro treni in ritardo, possibile che questo sia in anticipo? Bisognerebbe chiederlo al capotreno. Eccolo è sceso all’ultimo vagone!”
Ricorro a perfidiato e quando arrivo il capotreno mi chiede se deve chiamare l’ambulanza. “No, sembro stanco ma non lo sono, voglio solo sapere se è questo il mio treno? Quello delle 9,35? E’ possibile che sia in anticipo?” “No- mi risponde il capotreno – non è possibile ma come vedi è in anticipo!

Il treno è finalmente è partito ora non ci resta che telefonare e trovare un ottimo albergo…”Sarà uno scherzo da ragazzi. Telefoni tu? Cara?” “Ci mancherebbe, a te li tirano dietro, con la crisi!”

Vado su internet e esamino 3-400 offerte last minute. Dico a mia moglie: “ Guarda! Alberghi a 4 stelle offrono una matrimoniale a 45 euro al giorno all included…Non è favoloso…Scegliamo a chi telefonare…Guarda che nomi: Mediterraneo! Embassì, Onululu…”
Mia moglie sconsolata: “Ma hai guardato le date? Si parla di ottobre, noi siamo in agosto!”
Ah!”

“Non ci sono offerte per agosto è vero ma:c’è la crisi! Risolvo subito!”

Ho cominciato a telefonare nella tarda mattinata; sta imbrunendo. Ci sarà anche la crisi ma i 2-300 alberghi a cui ho telefonato mi hanno tutti dato la stessa risposta: “Un attimo signore, controllo…No, purtroppo è tutto completo…Se vuole da lunedì!”
“Ma lunedì devo andare a riprendere mia figlia! Che odia il mare!”

Non mi do per vinto. Il telefono benché di plastica brucia…E finalmente a notte fonda dopo la solita risposta: “Un attimo controllo! – la vocina gentile mi dice- si una matrimoniale l’abbiamo!”
“Ah, quanto viene?”
“Vediamo, vediamo…314 euro”
“314 euro? E meno male che c’è la crisi! Grazie costa un po’ troppo!”

Mia moglie stesa sul divano, ormai rassegnata a ritornare all’orto… Mi guarda stravolto: “Ti senti male? “ “Si, avevo trovato un albergo con una matrimoniale, un 3 stelle…Ma 314euro per 3 giorni fanno 942, per due persone…Non possiamo permetterci un mutuo!” Mia moglie ride a crepapelle. Ma cosa dici: sarà la camera e avrà fatto i conti dei tre giorni assieme…Sarà 314 euro per i tre giorni per tutti e due…Non è poco ma…Ritelefona!”
Aveva ragione mia moglie. La ragazza mi aveva fatto l’intero conto.

Trionfanti ci presentiamo davanti al Miami Hotel. Sono le 10 di mattina. Ma la camera sarà pronta alle due del pomeriggio. Orca!

Parcheggiamo la macchina, facciamo un giro, sino alle 14? Alle 13,50 ritorniamo all’Hotel dopo aver circumnavigato mezza riviera…Mia moglie quasi urla: “L’automobile, l’automobile la nostra automobile non c’è più! L’hanno rubata!” Effettivamente pare proprio che non ci sia…Meno male che era solo un errore di prospettiva. Almeno l’automobile c’è. E l’hotel sembra molto bello.

Alla reception c’è una coppia prima di noi. Sentiamo che per i pacchetti come il nostro si paga anticipato. Mia moglie mi dice: “vediamo almeno prima la camera!” Dico io: “Ma no, è così bello qui, ha tre stelle…Siamo in Romagna. Funzionerà tutto, vedrai! Non facciamo cattive figure!”

Paghiamo, saliamo in camera:

Il bagno è cieco e la ventola non funziona…
Vorremmo mettere dell’acqua nel frigoriferino… Ma è spento e non si capisce come accenderlo…

Ci sono due cuscini che paiono due sogliole in cura dimagrante…

Piazzo il computer… Che serve soprattutto durante le ore di insonnia… Ma non ci sono sedie…

RolandFantozziLa piccola cassaforte è infilata e saldata in fondo all’armadio… Si leggono benissimo le scritte informative in russo, in cinese, in giapponese, in coreano… Quelle in italiano sono in fondo in fondo e non si vede un’ accidente…Allunghiamo il collo a turno come gli struzzi, ci illuminiamo con i telefonini, consumiamo quasi le batterie, sudiamo come zappatori nel Sahara ma non riusciamo a capirci niente…Tranne riguardo ad un tastino rosso che però non esiste da nessuna parte…

Telefono alla reception, il telefono non funziona… Scendo, l’impiegato mi guarda stranito: “Due sedie? – come a dire – Che se ne fa di due sedie?”

Mi viene da rispondergli:… ”Ci si siede forse dalle quattro stelle in più da queste parti?”

Ma non era meglio rimanere nell’orto? Almeno lì una panca rustica ce l’ho! Ed è gratis! E poi cominciano a maturare i fichi!

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