Stefano è il terzo da sinistra.
Era il 1979, o l’80. Ero pastore della Chiesa Avventista di Ostia Lido. Assieme a Raffaella organizzammo un meraviglioso club di Tizzoni e Esploratori e un delizioso coretto.
Tra i ragazzi che si distinguevano c’era un giovanetto bello e gentile, tanto simpatico e scherzoso quanto entusiasta e serio in tutto quello che veniva fatto.
Un giorno, ma qui non ricordo l’anno, ero stato in visita ad Ostia e lui era vicino a terminare le medie inferiori. Attendevamo assieme la metro alla stazione di Ostia . Gli dissi che data la sua allegria, la sua identificazione con il Messaggio avventista e l’ascendente positivo che aveva verso i suoi coetanei… Tutto aveva per diventare un pastore. Gli feci un appello perché verificasse questa possibilità con un anno di teologia a Villa Aurora. Ricordo la risposta come se me l’avesse data dieci minuti fa: “Io credo che quando un servitore del Signore fa un appello bisogna rifletterci seriamente ed io certamente ci rifletterò!”.
Da ieri è il mio presidente. No, non è Renzi. E’ Stefano Paris per il quale pregherò ogni giorno offrendo per quanto mi è possibile a 70 anni suonati la mia collaborazione.
Ma pregherò anche per Renzi ricordandomi però di un film stupendo del 1964 interpretato da Richard Burton e Peter O’Toole: Becket e il suo re .Il film è ambientato nell’Inghilterra del 1200. Il re d’Inghilterra nomina Arcivesco di Canterbury Thomas Becket l’organizzatore delle sue orge. Nomina lui perché persona di talento e disponibile ad assecondarlo in ogni suo desiderio. Thomas Becket invece una volta entrato nel suo ruolo lo prende sul serio, diventa un uomo di Dio, difende con energia i diritti della chiesa contro il suo re sino ad esserne poi ucciso.
La metafora cinematografica, ovviamente, riguarda solo il diverso ma comunque strano percorso per arrivare al potere che accomuna Renzi a Becket… La speranza che assumendo il ruolo di Sindaco d’Italia, Renzi entri nel personaggio, smentisca Crozza e spenda tutte le sue energie per migliorare questo nostro meraviglioso disgraziato paese.
Anche se,il suo assassinio politico, comunque vada, prima o poi si consumerà.
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